È innanzitutto una scelta elettiva e filosofica del produttore per differenziarsi e differenziare i propri oli dall’attuale crisi d’identità in cui si trova.
L’azienda dà al proprio cliente la tracciabilità ad ogni singola bottiglia con un codice che parte dall’unità “Uliveto di appartenenza".
"L’olio", dice Veronelli, "per essere eccelso deve essere prodotto nel rispetto delle seguenti regole:
Raccolta a mano delle olive all’inizio dell’invaiatura e secondo cultivar, estraendolo dalla sola polpa entro quattro ore.
L’olio sarà allora riconoscibile anche dal più modesto degli assaggiatori, per le caratteristiche individuali delle proprie cultivar e per gli apporti del territorio in cui sono gli ulivi."
Per rendere possibile tutto questo si sono resi necessari tre attori che compaiono, a garanzia, nella fascetta tricolore al collo di ogni bottiglia.
LUIGI VERONELLI, ispiratore, dà il nome all’intero progetto consentendone l’uso ai produttori che vi aderiscono.
OLIORO è il tramite fra il mondo dei produttori, il mondo dei consumatori e quello della ricerca. Organizza manifestazioni, partecipa a fiere e convegni, assistendo i produttori per l’adesione al progetto e curando la gestione del sito internet www.oliosecondoveronelli.it.
I consumatori vi troveranno la carta d’identità dell’azienda e l’intero percorso della singola bottiglia acquistata.
METAPONTUM AGROBIOS agisce come nodo di coordinamento della filiera. Ne garantisce i controlli, dalla produzione all’analisi organolettica, dall'unità "Uliveto" al numero di bottiglie prodotte, grazie anche all’identificazione varietale ottenuta con l'esame del DNA.
Con oli individuabili per la propria cultivar il consumatore attento vorrà scoprire nuovi profumi e conoscere più sapori dell'attuale mondo ancora inesplorato dell'olio fatto da chi coltiva gli ulivi e ne trasforma le olive in olio.
Succederà quel che è successo per i vini. Afferma Veronelli: "Nasceranno migliaia di aziende agricole, ciascuna con i propri oli differenziati e proprio perciò ripeto riconoscibili".
L’azienda dà al proprio cliente la tracciabilità ad ogni singola bottiglia con un codice che parte dall’unità “Uliveto di appartenenza".
"L’olio", dice Veronelli, "per essere eccelso deve essere prodotto nel rispetto delle seguenti regole:
Raccolta a mano delle olive all’inizio dell’invaiatura e secondo cultivar, estraendolo dalla sola polpa entro quattro ore.
L’olio sarà allora riconoscibile anche dal più modesto degli assaggiatori, per le caratteristiche individuali delle proprie cultivar e per gli apporti del territorio in cui sono gli ulivi."
Per rendere possibile tutto questo si sono resi necessari tre attori che compaiono, a garanzia, nella fascetta tricolore al collo di ogni bottiglia.
LUIGI VERONELLI, ispiratore, dà il nome all’intero progetto consentendone l’uso ai produttori che vi aderiscono.
OLIORO è il tramite fra il mondo dei produttori, il mondo dei consumatori e quello della ricerca. Organizza manifestazioni, partecipa a fiere e convegni, assistendo i produttori per l’adesione al progetto e curando la gestione del sito internet www.oliosecondoveronelli.it.
I consumatori vi troveranno la carta d’identità dell’azienda e l’intero percorso della singola bottiglia acquistata.
METAPONTUM AGROBIOS agisce come nodo di coordinamento della filiera. Ne garantisce i controlli, dalla produzione all’analisi organolettica, dall'unità "Uliveto" al numero di bottiglie prodotte, grazie anche all’identificazione varietale ottenuta con l'esame del DNA.
Con oli individuabili per la propria cultivar il consumatore attento vorrà scoprire nuovi profumi e conoscere più sapori dell'attuale mondo ancora inesplorato dell'olio fatto da chi coltiva gli ulivi e ne trasforma le olive in olio.
Succederà quel che è successo per i vini. Afferma Veronelli: "Nasceranno migliaia di aziende agricole, ciascuna con i propri oli differenziati e proprio perciò ripeto riconoscibili".