Rassegna Stampa
Giugno 2003
È firmato Veronelli il manuale per l’olio
La Gazzetta del Mezzogiorno
Adesso l’errore non sarà giustificato: È firmato Veronelli il manuale per l’olio
MATERA – È risultato determinante il contributo offerto dal consorzio Metapontum Agrobios nella definizione del manuale della qualità e della tracciabilità dell’olio di oliva. La società lucana, infatti, ha sostenuto il percorso del progetto insieme agli altri partners dell’iniziativa «Olio secondo Veronelli», che sono l’eno-gastronomo Luigi Veronelli e la società Olioro. Al manuale, che comprende tutte le fasi da rispettare, dalla molitura all’imbottigliamento, è affiancata l’attribuzione delle etichette che riportano tutte le informazioni chiave per conoscere la storia e la qualità del prodotto. «L’obiettivo del progetto “Olio secondo Veronelli” - dice il presidente di Metapontum Agrobios, Rocco Viglioglia - è quello di proporre un prodotto nuovo che possa affiancare, nei piatti della cucina mediterranea e internazionale, l’olio usato come condimento. Così come avviene per il vino: individuare tutti i sapori cultivar per cultivar, capire dai dati portati in etichetta quali sono le caratteristiche organolettiche, nutrizionali, agronomiche e infine, con l’apporto di chef e sommelier scoprire il giusto abbinamento olio-cibo».
MATERA – È risultato determinante il contributo offerto dal consorzio Metapontum Agrobios nella definizione del manuale della qualità e della tracciabilità dell’olio di oliva. La società lucana, infatti, ha sostenuto il percorso del progetto insieme agli altri partners dell’iniziativa «Olio secondo Veronelli», che sono l’eno-gastronomo Luigi Veronelli e la società Olioro. Al manuale, che comprende tutte le fasi da rispettare, dalla molitura all’imbottigliamento, è affiancata l’attribuzione delle etichette che riportano tutte le informazioni chiave per conoscere la storia e la qualità del prodotto. «L’obiettivo del progetto “Olio secondo Veronelli” - dice il presidente di Metapontum Agrobios, Rocco Viglioglia - è quello di proporre un prodotto nuovo che possa affiancare, nei piatti della cucina mediterranea e internazionale, l’olio usato come condimento. Così come avviene per il vino: individuare tutti i sapori cultivar per cultivar, capire dai dati portati in etichetta quali sono le caratteristiche organolettiche, nutrizionali, agronomiche e infine, con l’apporto di chef e sommelier scoprire il giusto abbinamento olio-cibo».